29 giugno 2008

Si salvi chi può...


Berlusconi è l'incarnazione dell'italiota medio.
Berlusconi è l'incarnazione dei vizi peggiori dell'italiota medio.
Berlusconi non è poi così intelligente. Con un monopolio televisivo e agganci con l'amico e complice Craxi, anche un Giorgio Mastrota sarebbe riuscito a sbarcare il lunario.
Berlusconi alla fine del 1993 aveva debiti per 7000 miliardi di lire. Chi deve ringraziare Silvio per il pareggio di bilancio e gli ingenti utili accumulati in questi 14 anni?
La risposta non è scontata e nemmeno semplice da articolare. Ci sono almeno tre componenti fondamentali:

1) il controllo mediatico che esercitato per oltre un ventennio ha cambiato il nostro modo di pensare, intaccando tout court la cultura italiana;
2) la classe politica italiana postuma dell'inchiesta "Mani pulite" che si è collusa in maniera esplicita o subdola con il progetto politico del falso benefattore dei poveri;
3) la sinistra italiana che tutt'ora vive di luce riflessa, parla con gli stessi toni e propone idee analoghe al leder maximo.


Allora a chi spetta la responsabilità maggiore? Berlusconi si manifesta per ciò che è almeno dal 2001. La sinistra invece si è palesata con tutti i suoi limiti e tutte le sue responsabilità nel 2006. Oggi il quadro politico italiano è chiaro.
La nostra classe dirigente non teme i propri rivali politici con i quali dialoga amorevolmente; la classe politica italiana applica esclusivamente la legge della sopravvivenza che è diventato il suo imperativo morale: governo dunque sono.
A questo punto viene da chiedersi: è meglio avere un "nemico" manifesto e riconoscibile o un falso amico?

Berlusconi ha dato e sta dando il peggio di sé, Veltroni è tutta una scommessa al negativo. Le premesse e le strategie veltroniane sono oggettivamente disastrose. In qualche anno è riuscito a resuscitare un politico sul viale del tramonto, basti pensare agli attacchi di Fini e Casini prima delle elezioni; ha eletto come interlocutore privilegiato per le riforme istituzionali il Silvio nazionale; è riuscito a far scomparire (nessuno prima di lui) l'intera sinistra italiana. La CIA e il Vaticano non hanno mai raggiunto tali risultati.
Allora o Veltroni é colluso con questo modo autoreferenziale-privatistico di fare politica o è il più incapace e goffo politico della storia italiana.
Bisogna ammettere che alcuni risultati il Sindaco li ha raggiunti: il governo ombra.


In Svezia o in Germania un politico che si forma un governo immaginario sarebbe accudito in luoghi silenziosi, in stanze bianche e con personale qualificato pronto a somministrare tranquillanti. Da noi rappresenta l'unica alternativa al baratro e il baluardo della civiltà.
A breve ci toccherà seguire le orme dei nonni e di alcuni padri espatriati per sopravvivere?
Meglio guardare un tele(messa in scena video)-giornale(sceneggiatura verosimile) per riconsolare lo spirito. Tanto qualche morto ammazzato ci sarà anche oggi.
Lui sicuramente sta peggio di noi, ma noi non è che stiamo tanto meglio di lui.

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28 giugno 2008

Aspartame. Un dolce amaro


L'aspartame è un dolcificante artificiale. È composto da due amminoacidi, l'acido aspartico e la fenilalanina, e l'estremità carbossilica della fenilalanina è esterificata con il metanolo.

Il suo potere dolcificante è 200 volte maggiore dello zucchero, motivo per cui ne sono necessarie piccole quantità per dolcificare cibi e bevande. Per questo l'aspartame, come altri prodotti dolcificanti come il ciclamato e la saccarina, è utile a chi soffre di diabete e per le persone che vogliono ridurre l'apporto di calorie nella dieta.
L'aspartame è un additivo alimentare autorizzato a livello europeo e classificato col numero E951. La dose giornaliera ammissibile è stata fissata in 40 mg/kg di peso corporeo.

L'aspartame è stato scoperto per caso nel 1965 da James M. Schlatter, un chimico che lavorava presso la ditta G.D. Searle & Company. Schlatter stava lavorando alla produzione di un farmaco anti-ulcera.



La ditta sviluppò un interesse per questo composto e per le sue proprietà come dolcificante e ne chiese l'autorizzazione come additivo alimentare alla Food and Drug Administration (FDA). A seguito di una iniziale valutazione, si sviluppò un acceso dibattito sulla sicurezza dell'aspartame: alcuni studi ne evidenziavano effetti cancerogeni nel ratto: i componenti dell'aspartame vanno dritti al cervello, causando forti emicranie, confusione mentale, convulsioni e problemi di equilibrio. I ratti e gli altri animali usati come cavie da laboratorio sono poi morti a causa di tumori al cervello.

Per oltre otto anni la FDA ha rifiutato di approvare l'uso dell'aspartame. La FDA ha continuato a rifiutare di approvarlo fino a che il presidente Reagan non prese la carica (era molto amico della G. D. Searle - adesso Monsanto) e licenziò il commissario della FDA che aveva negato l'approvazione dell'aspartame. Successivamente, il Dott. Arthur Hull Hayes fu nominato commissario. Ma la forte opposizione per l'approvazione di questa sostanza continuava a tal punto che venne nominata una Commissione Investigativa. Il responso della Commissione recitava così: "non approvare l'aspartame".
Tuttavia il Dott. Hayes passò sopra la decisione della commissione e approvò ugualmente l'aspartame.

L'aspartame causa danni "lenti e silenziosi": potrebbero volerci uno, cinque, dieci, quarant'anni, ma alla lunga si manifesteranno gravi problemi (alcuni reversibili e altri no) per tutte quelle persone che ne fanno uso abituale.
Tra le ipotesi più accreditate c'è quella per cui la tossicità dell'aspartame sia dovuta alla liberazione nell'organismo del metanolo, una sostanza nota per avere effetti tossici, e in particolare perché causa cecità.
Il metanolo (alcool metilico/veleno) è contenuto nell'aspartame almeno al 10%.
L'assorbimento di metanolo nel corpo è accelerato considerevolmente quando viene ingerito metanolo libero. Il metanolo libero si forma nell'aspartame quando viene riscaldato oltre i 30°. Questo avviene quando un prodotto contenente aspartame viene immagazzinato e conservato impropriamente o quando viene riscaldato.
All'interno del corpo il metanolo si trasforma in acido formico e in formaldeide. La formaldeide è una neurotossina mortale. Una valutazione dell'EPA (Enviromental Protection Agency - Agenzia per la protezione ambientale - USA) sul metanolo dichiara che il metanolo "viene considerato un veleno ad accumulo, grazie al bassissimo tasso di escrezione una volta assorbito. Nel corpo, il metanolo viene ossidato in formaldeide e in acido formico; entrambi questi metaboliti sono tossici". I ricercatori dell'EPA raccomandano un limite massimo di consumo di 7,8 mg al giorno. Un litro di bevanda dolcificata con aspartame contiene circa 56 mg di metanolo. I consumatori abituali di prodotti contenenti aspartame consumano fino a 250 mg di metanolo al giorno, 32 volte il limite massimo suggerito dall'EPA.
La formaldeide è un agente cancerogeno ben conosciuto e causa danni alla retina, interferisce con la riproduzione del DNA e causa difetti di nascita. Data la mancanza di alcuni enzimi chiave, gli esseri umani sono molto più sensibili agli effetti tossici del metanolo rispetto agli animali. Di conseguenza, le prove sull'aspartame e sul metanolo fatte a spese degli animali da laboratorio non riflettono correttamente il pericolo per gli esseri umani.
In un atto del 1993 che può essere descritto soltanto come "incosciente", la FDA approvò l'aspartame come ingrediente in numerosi prodotti alimentari che possono venire riscaldati al di sopra dei 30°.

L'aspartame ha rappresentato più del 75% di tutti gli effetti collaterali segnalati all'ARMS (Adverse Reaction Monitoring System - Sistema di Controllo degli Effetti Collaterali) della FDA.

Un studio sugli effetti a lungo termine del consumo di Aspartame in dosaggi compatibili con la dose minima giornaliera permessa per il consumo umano è stato pubblicato nel settembre 2007 su Environmental Health Perspectives, realizzato dall'Istituto "Ramazzini" di Bologna. In tale studio, l'unico che abbia preso in considerazione l'uso di aspartame fin dai primi cicli di vita e abbia seguito la storia clinica dei topi fino al loro decesso naturale, sono stati rilevati dagli autori evidenti indicatori di rischio per la salute umana, in particolare per i bambini. L'agenzia europea EFSA e la corrispondente agenzia statunitense FDA non hanno al momento presentato un parere ufficiale sui risultati di questo studio.

Effetti collaterali:
- dolori addominali;
- attacchi d'ansia;
- artrite;
- asma;
- reazioni asmatiche;
- rigonfiamento, edema (ritenzione dei liquidi);
- problemi riguardanti il livello dello zucchero presente nel sangue (Ipoglicemia o Iperglicemia);
- cancro al cervello (studi animali effettuati prima dell'approvazione);
- difficoltà respiratorie;
- bruciore degli occhi e della gola;
- bruciore nell'urinare;
- difficoltà del pensiero logico;
- dolore alla cassa toracica;
- tosse cronica;
- affaticamento cronico;
- stato confusionale;
- morte;
- depressione;
- diarrea;
- capogiri;
- eccessiva sete o fame;
- affaticamento;
- distorsione della realtà;
- arrossamento del viso;
- perdita dei capelli (calvizie) oppure assottigliamento dei capelli;
- perdita della capacità uditiva;
- palpitazioni;
- orticaria;
- ipertensione (pressione alta);
- impotenza e altri problemi sessuali;
- scarsa concentrazione;
- insonnia;
- irritabilità;
- pruriti;
- perdita della memoria;
- problemi e cambio del ciclo mestruale;
- spasmi muscolari;
- nausea e vomito;
- formicolio e intorpidimento delle estremità;
- reazioni allergiche e simili;
- attacchi di panico;
- reazioni cutanee;
- convulsioni;
- difficoltà di pronuncia;
- dolori nel deglutire;
- tremori;
- tinnitus;
- vertigini;
- perdita della vista.

Aspartame? No, grazie.


Link utili:
http://it.wikipedia.org/wiki/Aspartame;
http://archive.gao.gov/d28t5/133460.pdf;
http://www.ehponline.org/members/2007/10271/10271.html;
http://www.efsa.europa.eu/it/press_room/press_release/1472.html;
http://www.disinformazione.it/aspartame.htm;
http://www.laleva.cc/alimenti/dorwayaspartame.html;
http://www.cfsan.fda.gov/~dms/qa-adf9.html. Segue...

25 giugno 2008

Festa del Circo!

primo: il circo è (dovrebbe essere) una festa.
secondo: da nove anni esiste una festa dedicata al circo, a Brescia.
terzo: in Italia il circo non fa eccezione ai regimi di monopolio deleterio che ci contraddistinguono.
quarto: da bambina mi hanno portato diverse volte al circo.



per venti giorni, da nove anni a questa parte, Brescia è stata l'unica città italiana in grado di sfondare la mafia circense nostrana, grazie all'organizzazione della Festa del Circo. durante questo evento succedono cose straordinarie: i migliori artisti d'Europa si esibiscono nelle rispettive discipline (trapezi, cerchi, funi, giocolieri, fuochisti, musicisti, travi, corde) creando uno spettacolo unico e di altissimo livello tecnico. 
lo spazio destinato alle scene è di anno in anno dato da un insieme di luoghi che vengono restituiti alla cittadinanza, luoghi normalmente destinati ad altri (o nessuno) scopo: il fossato del castello, il chiostro di una residenza privata, il museo delle arti contemporanee, un parco pubblico, i palazzi storici. 
gli artisti sono davvero artisti: il circo in Europa, e in particolare in Francia, è un corso di studi. ci si diploma in arte circense, si ha un riconoscimento culturale e sociale fortissimo e il circo diventa così parte delle esperienze artistiche della popolazione-pubblico, al pari del cinema o del teatro.
non ci sono animali in questi spettacoli perché non c'è bisogno di sfruttare tigri o elefanti per richiamare gente. il circo è un'arte, punto e basta. essere circo legittima la sua stessa esistenza.
in Italia il circo "tradizionale" (quindi gli Orfei e i Togni della situazione) assorbe finanziamenti di milioni di euro l'anno destinati alla cultura. peccato che si dimenticano - intascandoli - di investire nella ricerca e nell'innovazione dei propri spettacoli. arrivano al punto di non permettere ad artisti stranieri di venire in tournee in Italia. non ci si crede, ma è così.
dunque, un applauso ai Romanès, alla loro "Regina delle pozzanghere", alla loro allegra coralità, alla musica dal vivo, alle ragazze appese alle corde, ai colori e a tutti quelli come loro.



è incredibile quello che viene fuori dal mondo, mettendo appena appena il naso fuori da casa nostra.

eli

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Stato d'assedio democratico



Senza troppe esitazioni il governo italiano tenuto in ostaggio dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha varato una serie di norme per la sicurezza dei cittadini italiani.
Naturalmente gli emendamenti collegati al tema sicurezza prevedono la sospensione dei procedimenti penali a partire da giugno 2002, che non superino i dieci anni di pena. Ma se i processi per i reati "minori", quelli che più coinvolgono i cittadini (furti, frode, concussione, violenze, illeciti amministrativi e tanti altri) vengono bloccati a data da destinarsi, in che modo i cittadini verranno tutelati?
Per l'indulto il governo riunito di centro sinistra-destra, ha approvato una legge che non era mai stata annunciata in campagna elettorale, rivolta al signor Previti e pochi altri (Tanzi, Cragnotti per esempio), così il governo dell'italico Silvio ha urgentemente approvato un pacchetto sicurezza che per le persone comuni va letto come una semplice operazione di marketing, atta a veicolare leggine mai presentate nella recente campagna equo-elettorale.
La deriva che le istituzioni democratiche prendono è devo dire grossolanamente palese, anzi del tutto arrogante.
Ogni problema di ordine pubblico si lega all'immigrato nelle sue più disparate rappresentazioni: stupratore, assasino, volgare, incivile, ubriacone, molestatore, infame, sporco. La pressione mediatica funziona talmente bene che gli immigrati di prima generazione pensano le stesse cose dei loro connazionali sbarcati qualche anno dopo sulle nostre coste. Anche loro devono difendere quei piccoli privilegi e quella rispettabilità guadagnata nel tempo in cui erano ancora in pochi.
Il modo più maschio per affrontare questi terribili e temibili orchi è schierare l'esercito per le strade. I segnali vanno colti nel loro fiorire, perché quando sono pienamente manifesti diventa troppo tardi.
Una volta che si sdogana l'esercito le implicazioni derivanti non sono del tutto prevedibili. E pensare che le città italiane sono tra le più sicure al mondo. Basti pensare che il numero dei crimini accaduti a Roma non è nemmeno paragonabile a quelli delle altre città capitali europee.
Risulta chiara una politica della paura sapientemente orchestrata dai mezzi di informazione. In questo pantano mediatico che esalta le paure e la libido dei tanti cultori della materia televisiva, si nascondono agevolmente tante altre notizie che rigurdano la classe dirigente.
Paradossalmente i più preoccupati da queste vicende italiote sono i Paesi membri dell'unione europea. Numerosi gli articoli in cui si parla espressamente di provvedimenti anti-democratici. Tuttavia l'indignazione non sembra appartenere alle "italiche genti" pronte a correre verso il potente di turno con entusiasta ammirazione e profonda codardia.
Siamo fatti così, la nostra storia ci condanna senza appello. Ma tanto la storia sarà presto riscritta dai nuovi intellettuali di Cologno Monzese. Dopo Andreotti magari ci ritroveremo tra qualche anno come primo ministro Gerry Scotti. Del resto gli mancava solo un esame per essere avvocato. Gente di cultura questa.

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22 giugno 2008

il Rifugio dei Partigiani/1


una bottiglia di acqua fresca per brindare alle prime martellate in casa.
si è aperta una voragine, sul soffitto: travi enormi, mattoni sporchi,
ragnatele, buchi tra le tegole.
la bellezza delle cose che durano.
la struttura che si mostra, possente.
prima di subito, il tetto sarà completamente visibile. non ci saranno più intermediari tra noi, non ci saranno 
soffitti di cartongesso, né reticoli di faretti. 
il tetto sarà nudo.
verrà lavato e rivestito con un sottile strato di vernice. elegantissimo.

eli
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20 giugno 2008

Un'altra forma di "lotta"

Forse la ribellione partirà dalle macchine.
Tenete sotto controllo i vostri computer!

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19 giugno 2008

Electric Ladyland



Si apre oggi la sezione "Le Voci dei Soldati" nella quale compariranno i contributi di alcuni "combattenti" amici. Questo è il primo post che ho scelto di pubblicare.

A cura di Giordi

Dopo aver sconvolto l’intero pianeta con le sue esibizioni dal vivo e con i due primi dischi Are You Experienced? e Axis: Bold As Love, è la volta di un capolavoro che esce nell’anno delle tanto discusse contestazioni giovanili. È il 1968 e anche un non appassionato di musica, con un po’ di immaginazione, può comprendere dalle sonorità di questo disco che è giunta l’ora di cambiare qualcosa. Come al solito la musica è una delle prime arti a manifestare questa esigenza.

Electric Ladyland è il terzo e ultimo disco della Jimi Hendrix Experience, ed è quello in cui la ricerca sonora si rivela per il chitarrista di Seattle una necessità primaria; tanto che la registrazione di questo album è stata portata a termine con l’ausilio di diversi musicisti, ognuno a dare il proprio contributo per la riuscita dell’effetto desiderato. Mitch Mitchell (batteria) e Noel Redding (basso), tradizionali componenti del trio insieme a Hendrix, in questa occasione non furono da soli in sala di incisione e sembra che soprattutto Redding non fosse entusiasta di un tale via vai in studio.

In questo disco troviamo pezzi celebri come Voodoo Chile, Crosstown Traffic e All Along The Watchtower. Il blues di Hendrix si mescola al quel genere di rock che in quegli anni stava per esplodere. Questa miscela, con un’aggiunta di una forte componente psichedelica, si rivela esplosiva e sarà proprio la componente immaginifica a rendere alcuni brani ipnotici e violenti allo stesso tempo. Si pensi al tappeto di organo e all’incessante lavoro di batteria in Voodoo Chile: l’effetto raggiunto è quello di una vera e propria immersione in uno spazio e in un tempo sconosciuti. Sebbene al primo ascolto non risulta semplicissimo, questo disco gode però di un eccellente dinamismo che lo rende forte e penetrante come una lama.

Ah, dimenticavo di suggerire di apprezzare le parti di chitarra in Electric Ladyland; questo a prova del fatto che è scorretto associare il genio di Hendrix esclusivamente allo strumento di sua eccellente competenza. Segue...

18 giugno 2008

Per non dimenticare

Il nostro futuro prossimo è legato all'integrità e alle capacità di questo individuo.

La memoria come strumento di civiltà e informazione.
Per non dimenticare.

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Il fumo e i suoi residui. Esperimenti dal Fronte

Dire che il fumo può essere pericoloso alla salute è quasi banale.
Vedere alcuni effetti provocati dal fumo forse è più utile. La differenza è che questa volta non sono due polmoni i protagonisti.
Non iniziare a fumare è il miglior modo per smettere.
La libertà individuale passa anche per questi sentieri.

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17 giugno 2008

Zeitgeist

Zeitgeist è un termine composto tedesco: zeit è il tempo, mentre geist si traduce con spirito. In italiano il termine indica lo "spirito del tempo", o come veniva definito nella filosofia otto-novecentesca: la tendenza culturale dominante, l'ethos di un gruppo ristretto di persone che cristallizza una visione del mondo. Il termine caro ai filosofi romantici - Herder è il primo ad approfondirlo - diventa noto con Hegel e la sua Filosofia della Storia.
Oggi questo termine è tornato alla ribalta, associato a un Web film del 2007, prodotto da Peter Joseph.
Zeitgeist è un documentario in cui si parla di religione, di politica, dell'11 settembre, di finanza e di guerra. Tematiche controverse da trattare in maniera pertinente e approfondita, ma il film riesce a mio avviso ad aprire spiragli interessanti di riflessione.
L'intento di questo documentario è sintetizzabile con le parole presenti sul sito ufficiale: "Zeitgeist, produced by Peter Joseph, was created as a nonprofit expression to inspire people to start looking at the world from a more critical perspective and to understand that very often things are not what the population at large think they are".
Va detto che Zeitgeist è il documentario più visto nella storia di internet, con più di due milioni di visite stabili al mese. E' possibile visionarlo su internet o scaricarlo gratuitamente.

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13 giugno 2008

Quando la cultura spaventa


La saggezza dei Peanuts! Segue...

12 giugno 2008

Fanno bene, fanno male. Sto bene, sto male.


La Nimesulide è un principio attivo appartenente alla categoria dei farmaci anti-infiammatori non steroidei. Il farmaco più conosciuto in cui è presente Nimesulide è l'Aulin.

Questo farmaco è in commercio in Italia dal 1985; il brevetto è scaduto da tempo, e infatti è disponibile sia il farmaco di marca sia il farmaco generico.

La Nimesulide è stata sintetizzata dalla 3M negli Stati Uniti e venduta a una società farmaceutica svizzera, la Helsinn Healthcare SA, che a sua volta l'ha data in licenza, per l’Italia, alla Boehringer Mannheim, che lancia la nimesulide con il nome di Aulin nel 1985.
Nel 1998 Boehringer Mannheim viene acquistata dalla società farmaceutica svizzera Roche.

La storia della Nimesulide si intreccia con quella di un altro anti-infiammatorio, il Benoxaprofene. Nel 1982 il Benoxaprofene viene ritirato dal commercio a causa della grave tossicità epatica. Ha provocato la morte di 61 pazienti.
Il caso Benoxaprofene determina un irrigidimento sui controlli da parte delle Autorità Sanitarie, con conseguente difficoltà per i farmaci anti-infiammatori a ottenere l’autorizzazione alla commercializzazione.
In modo sorprendente, Helsinn Healthcare SA riesce a ottenere in tempi rapidi l’autorizzazione del Ministero della Sanità italiano alla commercializzazione della Nimesulide, con il marchio Aulin.

Tra i FANS, la Nimesulide, un'antagonista che agisce sulla cicloossigenasi-2 (COX-2), è ampiamente utilizzata nel trattamento delle condizioni infiammatorie e dolorose. In origine il farmaco era stato pensato come un chemioterapico che però a dosaggi elevati risultava poco selettivo. Dunque è stato "riciclato" come semplice anti-infiammatorio.

La Nimesulide può provocare rari ma gravi effetti indesiderati o danni a livello epatico, con aumento delle attività delle aminotransferasi sieriche, necrosi epatocellulare e/o colestasi intraepatica.
Secondo i dati di letteratura i soggetti a maggior rischio di epatotossicità da Nimesulide sono: il sesso femminile (84% dei casi), l'età (età media: 62 anni), l'ittero come manifestazione primaria (90%) e l'assenza di eosinofilia periferica.

Nel 2002 Spagna e Finlandia hanno ritirato dal mercato i farmaci contenenti nimesulide per sospetta tossicità epatica. La Nimesulide non rappresnta un farmaco essenziale, e non è disponibile in molti Paesi tra cui gli Stati Uniti, il Giappone, la Gran Bretagna, il Canada, la Germania.
Gli studi dell'EMEA del 2003, però, hanno ritenuto accettabile il rapporto rischi/benefici del principio attivo, anche alla luce del suo profilo di tollerabilità gastrica particolarmente favorevole. Dal 15 Maggio 2007 anche l'Agenzia del farmaco irlandese ne ha sospeso la vendita.

Nel Settembre 2007 l'EMEA ha riconfermato il positivo rapporto rischi/benefici della Nimesulide ma ha posto delle condizioni riguardo l'uso e il confezionamento di Nimesulide, che vanno dal limite massimo di 15 giorni di trattamento al confezionamento di non più di 30 dosi (compresse o bustine) per scatola.
Il 3 Dicembre 2007 RTÉ la televisione pubblica irlandese ha mandato in onda un programma d’inchiesta per discutere il legame tra l’assunzione di Nimesulide e gli oltre 300 casi di danno epatico e i casi di morte registrati dai sistemi di farmacovigilanza Europei.

L'Italia assorbe da sola il 60% del consumo del farmaco: è il Paese nel mondo che utilizza maggiormente la Nimesulide. Oltre all'Aulin, la Nimesulide è il principio attivo di diversi farmaci: Algimesil, Antalgo, Areuma, Dimesul, Domes, Efridol, Eudolene, Fansulide, Flolid, Isodol, Ledolid, Ledoren, Nerelid, Nide, Nimenol, Nims, Noxalide, Resulin, Solving, Sulidamor, Fansidol, Sulide, Idealid, Delfos, Domes, Noalgos, Algolider, Fansidol, Mesulid, Nimesil, Remov, Migraless, Edemax, Mesulid Fast, Nimedex.

Il British Medical Journal nel 2003 ha pubblicato una lettera di Kunal Saha del Children’s Hospital and Ohio State University Medical Center a Columbus negli Stati Uniti, che invitava a sospendere la somministrazione in India della Nimesulide ai bambini a causa di diversi casi fatali e di danni epatici, e di sostituire la Nimesulide con altri farmaci antinfiammatori o con il Paracetamolo, anche noto come Acetaminofene.

Nel maggio 2008 un'inchiesta guidata dal magistrato di Torino Raffaele Guariniello ipotizza un sistema illecito che potrebbe avere arrecato danni alla salute dei cittadini: tangenti a un alto funzionario dell'AIFA (rappresentante anche nell'EMEA) per evitare i controlli sull'Aulin e su altri farmaci.

Mi sembra ragionevole un dubbio sull'effettivo rapporto rischi/benefici del farmaco e sugli organismi di controllo italiani: se in alcuni Paesi questo farmaco non viene venduto e in altri è stato ritirato, si va oltre i consueti effetti collaterali.
Fanno bene? Fanno male? Segue...

11 giugno 2008

Guida per riconoscere i "tuoi" santi

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Una guida per la corretta alimentazione e non solo. Utile sia per la "prova costume", sia a scongiurare eventuali disturbi e preoccupanti ricoveri nelle cliniche italiane.
Prevenire è meglio che curare. S. Rita docet. Segue...

8 giugno 2008

Una Democratica schiavitù

La prima volta che l'ho visto, qualche anno fa, sono rimasto molto colpito.
Sarà che la semplicità delle riflessioni che promuove è sconcertante, sarà
che effettivamente tendiamo a mettere in un angolo della soffitta la
vita, sarà che a me il lavoro non piace o forse io non piaccio molto al mondo del
lavoro.
Sarà che forse, per come la vedo io, oggi la cosa più rivoluzionaria che un individuo possa
fare è proprio decidere di non lavorare.
Sicuramente il tempo a nostra disposizione andrebbe impiegato per costruire il proprio sé, la propria coscienza e consapevolezza di individuo.
Mi accorgo però che la schiavitù legata al lavoro è solo la punta dell'iceberg e funziona come un'eccellente dispensatore di auto-giustificazioni.
Sarà che il lavoro ci va bene perché ci permette di mantenere il nostro stato di "apparente" benessere e consente al nostro ego di anestetizzarsi nelle galeries del superfluo.
Sarà che il superfluo e la non conoscenza rappresentano i motori immobili dell'animo umano?
Sarà tutto questo e anche altro, di certo il lavoro oggi non mi convince proprio.

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7 giugno 2008

Cannes premia gli "orrori" italiani

25 maggio 2008, vengono assegnati i premi cinematografici più prestigiosi di Francia.
La Palme d'Or viene attribuita a Entre les murs di Laurent Cantet. Vince un film francese in Francia.
Ma la notizia interessante per noi "italici" è l'assegnazione di prestigiosi premi della giuria a due film molto attesi e veramente italiani: Gomorra e Il divo, che ricevono rispettivamente il Gran Prix e il Jury Prize.
Naturalmente viene voglia di vedere questi film, a prescindere dai giudizi di alcuni e dai premi di questi mega festival, non sempre attendibili. Devo dire che questa volta i premi sono veramente meritati, ma non posso sbilanciarmi oltre perché non ho ancora visto il film vincitore.

Ho visto i due film a distanza di qualche giorno l'uno dall'altro e solo per puro caso sono partito da Il divo.
La prima cosa che voglio sottolineare è la regia. Sorrentino riesce a sintetizzare in maniera degna e accattivante una "storia", quella di Andreotti, che coincide perfettamente con la Storia dell'Italia repubblicana. Tutti più o meno conoscono il personaggio, ma ripercorrerne la cronologia con le immagini mette in evidenza ancora di più l'interminabile, oserei dire stoica, attività del nostro "stratega" politico cresciuto all'ombra del Concordato stipulato tra Mussolini e il Vaticano.
Il film fa emergere un aspetto veramente inesplorato di Andreotti: l'uomo, il marito e l'amico. L'Andreotti uomo, per come è tratteggiato nel film, inquieta e spaventa più dell'Andreotti politico, per il semplice fatto che le sue vicende pubbliche sono in parte condivise e conosciute, come la sua proverbiale "intelligenza" e ironia. Del resto è lui che ha deciso nel bene e nel male le sorti del nostro Paese. La sfera privata però è rimasta sempre nascosta: mai grossi pettegolezzi, mai vicende grottesche - se escludiamo le questioni giudiziarie. Il sette volte presidente del consiglio non mostra mai accenni d'affettività, risulta estremamente freddo, calcolatore, vuoto, completamente prosciugato dal potere. Se questo abbozzo tratteggiato nel film sia coerente con la storia personale del divo non saprei dirlo, però è curioso notare come lo stesso Andreotti si sia risentito nei confronti del se stesso personaggio e per nulla dei fatti di mafia, della prescrizione o degli omicidi eccellenti.

Gomorra è tutto un altro film. Il taglio che domina la narrazione è prettamente documentaristico, "le vele" e il quartiere Scampia bastano a tenere il ritmo narrativo. I fatti raccontati da Garrone sono tratti dal libro di Roberto Saviano: pare che l'autore si sia ispirato ad alcune inchieste di giornalisti napoletani che lo hanno in seguito denunciato per plagio. E' infatti in corso una causa intentata da questi stessi giornalisti contro la Mondadori.
Le storie di Gomorra sono le stesse che ci raccontano faziosamente (o dovrei dire non ci raccontano) da qualche mese a questa parte giornali e tv, problemi che risalgono almeno al 1994, quando fu istituito il primo commissario straordinario ai rifiuti nella regione Campania.
Il degrado umano e architettonico sono il fulcro e le fondamenta della storia. Un apparato criminale per prosperare necessità del degrado come humus e nella perdita di qualsiasi speranza o prospettiva per il futuro. Quelli che vivono in Campania forse sono consapevoli di questa condanna, nel film traspare una malinconia disperante che lascia lo spettatore senza fiato.
Resta indifendibile l'atteggiamento di chiunque in qualità di campano, prima che camorrista, non si sia posto alcuno scrupolo nel contaminare l'ambiente di tutta la regione nella quale per altro ancora vive.
Si ripercorre così attraverso il film la storia del tradimento originario, la storia del tradimento della propria terra, delle proprie origini, dei propri affetti.
Del resto, i camorristi non si preoccupano di restare fedeli neppure al proprio clan.

Due splendidi film che fanno venire voglia di pa(r)tire. Segue...

L'origine delle differenze


(Man Woman Control panel) Segue...