31 agosto 2008

Proiettili a Salve. Donna contro auto



Attenzione a chi vi attraversa la strada! Segue...

28 agosto 2008

I Fabbricanti di Sogni. Cuki

Con il cinquantesimo post di questo blog inauguriamo la rubrica: I Fabbricanti di Sogni.

Perché riconosciamo marchi, colori e confezioni, ma non sappiamo dire dove esattamente quei prodotti sono nati? Da dove arrivano i biscotti perfetti e colorati che abbiamo in casa? E il caffè? E gli oggetti che riempiono i supermercati e le nostre dispense?
Una galleria fotografica inedita mostrerà gli stabilimenti di produzione dei consumi comuni italiani, senza giudizi aggiuntivi.
Saranno le fotografie a raccontare.

Invito tutti quelli che abitano vicino a qualche illustre stabilimento a inviarmi fotografie per questa rubrica all'indirizzo: cronachedallatrincea@gmail.com.

PRIMO SOGNO: CONSERVARE.





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Festival della Mente



29 agosto. Sarzana.

Festival della Mente, quinta edizione.

In programma oltre 60 appuntamenti con personaggi noti e meno noti.
Alcuni nomi: Marc Augé, Eva Cantarella, Carlo Ginzburg, Vittorio Sermonti, Toni Servillo, Moni Ovadia, Piergiorgio Odifreddi e molti altri.

Non si capisce molto bene quale sia il tema conduttore del festival, nel senso che si parla un po' di tutto. Tra i temi più gettonati il rapporto tra scienza, etica e ricerca, delle letture darwiniane e il crimine come creatività distruttiva.

Il programma si spalma su tre giorni (29-31 agosto) e l'ingresso a ogni evento richiede un piccolo obolo.

Ricette collaudate da Festival! Segue...

27 agosto 2008

Pensieri sulla violenza

italiani (quelli di Torre Annunziata) o stranieri (quelli di Ponte Galera): non fa alcuna differenza.
i fatti i questi ultimi giorni, le violenze assurde e fanatiche, vomitevoli e dolorosissime, mi portano a dire - con la pancia, più che con la testa - che preferirei morire piuttosto che vivere un inferno del genere. 
la condanna di questi reati dovrebbe essere unanime e immediata. soprattutto da parte degli uomini che violenti non sono e che vivono accanto a noi, nelle nostre case, nelle nostre giornate. 
quello che mi ripeto RAZIONALMENTE, cercando di far passare il mal di stomaco e altri dolori fisici provocati dal pensiero delle due coppie aggredite è che NON SI PUO' VIVERE NELLA PAURA.
ma è comunque difficile vivere in uno stato di pericolo costante. 
c'è evidentemente qualcosa che non va se non si ha diritto di fare campeggio o di stare su una spiaggia durante le vacanze.
la sicurezza non è di destra e non è di sinistra. la sicurezza è un diritto. questo diritto DEVE valere anche per le bambine rom che diventano madri a 12 anni, per le donne violentate dentro casa, per i ragazzi di 16 anni che si vedono derubare e massacrare, per gli anziani e persino per i preti. 
però, se la sicurezza è un diritto, non dimentichiamoci che la solidarietà è un dovere. anche perché la disperazione è invece una punizione che paghiamo tutti.

di fronte alle tragedie ognuno ricorre al proprio dio. 
questo è il mio: la nostra costituzione, articolo 2:

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale

eli



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Scoppia la guerra in Italia



Stato d'assedio.

La periferia italiana è luogo insicuro e pericoloso.
Fatti atroci di violenza hanno coinvolto genti straniere che scioccamente si sono esposte a dei rischi inutili.
Per contrastare le violenze perpetrate dalle legioni barbariche, si instituirà il coprifuoco e saranno dispiegate le forze militari a baluardo delle italiche genti.

Queste potrebbero tranquillamente essere frasi pronunciate dal sindaco Alemanno che apostrofava in un'intervista televisiva gli aggressori come "delle bestie a cui non spetta alcun perdono".
L'aspetto più inquietante di questa duplice provocazione è che nell'aria si percepisce un consenso da parte dei cittadini a espressioni del genere.

Come al solito il problema viene affrontato solo in parte e sempre dalla stessa parte. L'interesse autoreferenziale della politica e l'interesse autoreferenziale dei cittadini violati e picchiati. Forse non è nemmeno del tutto scorretto questo punto di partenza, reazione istintiva da un lato, condizionamento mediatico dall'altra (negli ultimi giorni nel mondo uccidono e torturano tutti e quelli che tentano di scappare non prendano aerei perché sicuramente ci saranno dei guasti sul velivolo); ma resta sempre una visione parziale del problema.

Visione parziale, problema parzialmente risolvibile.
La violenza più atroce appartiene all'essere umano. Da sempre l'uomo ha commesso su se stesso e sugli altri violenze inaudibili. Oggi c'è l'illusione che la nostra natura sia completamente cambiata. Non è vero.

Basta ricordare che in Italia, ma anche in altri Paesi, la stragrande maggioranza delle violenze e degli omicidi vengono compiuti all'interno del nucleo familiare.
Questo solo per dire che la violenza si può trovare ovunque e tutti possono esserne i protagonisti - attivi e passivi.

Allora non sono solo gli extracomunitari i barbari della nostra contemporaneità.
Terrei a ricordare una solo cosa: un individuo costretto a lasciare il proprio Paese per essere maltrattato e schiavizzato all'estero subisce una violenza assoluta, per noi invisibile, che lo segna e lo strazia fino al fondo dell'anima. Perché anche gli stranieri "cattivi" hanno un'anima e spesso è completamente frantumata.


Non si vuole in nessun modo difendere l'utilizzo della violenza e giustificarne gli autori - rumeni o romani che siano, ed è acor meno tollerabile l'abuso sessuale perpetrato su qualcuno che non è in grado di difendersi.

Detto questo è utile soffermarsi un attimo sull'anomalia italiana.
Nei Paesi da cui provengono le coppie protagoniste degli abusi di questi giorni è possibile accamparsi senza rischiare la vita, si gira tranquillamente in bici senza essere assaliti, si riceve l'aiuto delle persone a cui si chiedono delle informazioni (extracomunitari inclusi) e si percepisce un senso di sicurezza pacificatorio; quello che affermo è il frutto della mia esperienza personale.
Questo non significa che in Germania o in Olanda non succedano fatti analoghi, ma almeno in Germania è quasi sicuro che i colpevoli saranno presi e processati in tempi brevi.

Perché in Italia succedono fatti così atroci e gli autori si sentono più tranquilli nel commettere tali reati?

Per essere sintetici ci sono almeno due elementi da considerare:
la nostra classe dirigente ha fallito su tutta la linea, difende se stessa e lascia i cittadini in balia degli eventi, chi può si incarcera nella propria casa e ha paura ogni volta che mette il naso fuori della porta;

siamo noi i corresponsabili dello stato di impunità e degrado morale che ci ha investito negli ultimi venti anni che ci ha pian piano divorato l'anima. Sì, anche noi italiani avevamo un'anima, ora è debitamente impegnata a saldare le cambiali firmate per comprare uno status sociale, un'idea di futuro che ci porterà verso cieli neri.

La politica ha fallito e forse iniziamo a rendercene conto. Però non vogliamo ancora renderci conto che anche noi stiamo fallendo, manca poco alla umanità-rotta che interessa poco ai potenti, perché su quella non possono farci sopra delle stock option.


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26 agosto 2008

EGG - EGG (1970)



A cura di Giordi.

Con questo disco entriamo nel vivo di quel genere tanto nominato che si chiama Rock Progressive. Molti amano dire che è un genere musicale che nasce dalla fusione tra musica rock e musica classica; a mio avviso non è esattamente così, ma è anche così.
Prima di ogni altra cosa il Prog è un movimento che regala i suoi primi frutti verso la fine degli anni '60 in una piccola cittadina del Kent, Canterbury, non troppo distante da Londra; qui entrano in contatto poeti, scrittori, pittori e musicisti che insieme decidono di raccontarsi e raccontare storie attraverso la musica, insomma, un vero e proprio circuito culturale. Tra i primissimi esponenti possiamo citare Daevid Allen (fondatore dei Gong) e Robert Wyatt (Soft Machine). I primi dischi appartenenti a questo genere risalgono al ’67, ’68; di lì a pochi anni in tutta europa (Italia compresa) nasceranno una quantità impressionante di gruppi indirizzati verso questo tipo di espressione compositiva; espressione libera direi.

Il Prog appartiene al genere rock più che altro perché sembra essere più adatto a gruppi musicali che non a solisti, come spesso accade nel jazz o nella classica, e poi perché si fa molto uso di strumenti elettrici, anche quelli di più alta sofisticazione. E’ musica completamente libera, si raccontano storie personali, o storie surreali, di gnomi, di fate e gli spartiti, spesso molto complessi, non appartengono a nessun genere musicale, o meglio, a tutti i generi. Troviamo il blues, il rock delle ballate e quello dei soli di chitarra elettrica, troviamo la musica classica e il jazz. E’ una musica tutta da ascoltare, spesso cantata e spesso solo strumentale.
Sebbene gli Egg non godano di un’immensa fama, come gli Emerson Lake & Palmer o i King Crimson, ritengo che questo loro disco d’esordio Egg o The First Album (1970) sia un’opera fondamentale della musica contemporanea. Parlo di musica contemporanea perché, in realtà, in tutta la musica “alternativa o di spessore” che ascoltiamo oggi vi è un’influenza impressionante di composizioni Prog.
Ciò che rende importante questo disco degli Egg è senz’ altro il coraggio di inoltrarsi nel Prog più spinto, troviamo soluzioni ai limiti della stravaganza, tempi bizzarri e le parti vocali davvero particolari. Io amo questo disco perché la fantasia e le capacità dei tre musicisti spaziano davvero in ogni genere musicale fino a un passo dai confini di ogni genere stesso (per lo stesso motivo avrei voluto segnalare tra i dischi fondamentali anche Unrest degli Henry Cow), e il tutto senza risultare scostante o troppo pretenzioso. Certo, non aspettatevi di ascoltare i Santana o i Pink Floyd; qui si va un pochino oltre, è musica per curiosi. E’ un disco sperimentale ma molto ben strutturato e molto tecnico; i tre musicisti danno il loro meglio e a fare da collante alle loro composizioni c’è l’instancabile tastiera di Dave Stewart, che non impazza ma sa gestire perfettamente il tutto. Gli altri due sono Mont Campbell al basso e voce Clive Brooks alla batteria. Come spesso accadeva nei dischi dell’ epoca, anche qui possiamo trovare una deliziosa suite di 20 minuti: Symphony N° 2.
Insomma, l’importanza di The First Album è ciò che rappresenta, ovvero, la libertà di espressione e la dimostrazione del fatto che la musica può non avere limiti.



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25 agosto 2008

Telegramma dal Fronte. Tanti auguri



Fronte occidentale.

Oggetto: compleanno eli.

L'Inviato di guerra e i soldati al fronte ti fanno i migliori auguri.

Auguri eli. Segue...

24 agosto 2008

Proiettili a salve. The Beatles







Un piccolo divertissement LEGatO alla musica dei Beatles.

Gustatelo!


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22 agosto 2008

Latte crudo

c'è un distributore di latte vicino alla scuola elementare.
un distributore di latte appena munto.
c'è anche un distributore di bottiglie vuote - in plastica a 0.20 € e in vetro a 0.60 €.
i contadini della zona, riuniti in una cooperativa, fanno due mungiture: la prima alle sei e la seconda alle diciassette e trenta. dopo la mungitura portano il latte al distributore. latte crudo, freschissimo, ottimo. 
ed economico.
il latte dei contadini costa un euro al litro. se ne vuoi 0.50 centesimi, compri mezzo litro. se metti dieci centesimi ottieni un bicchiere di latte da bere lì per lì. 
il latte crudo resta fresco e buono per due giorni. se si desidera una maggiore durata (massimo cinque giorni) occorre bollirlo, poi raffreddarlo e conservarlo in frigo. 
il vantaggio è che quando il latte è finito, la bottiglia vuota si può lavare e riutilizzare. senza produrre rifiuti.
c'è un distributore di latte vicino alla scuola elementare che è aperto fino alle dieci e mezza di sera. 
avere il latte fresco munto in giornata è come tornare al 1984. 
è fantastico.

per verificare la presenza di un distributore di latte nella vostra zona, potete consultare la mappa di Milk Maps. ce ne sono un po' ovunque.  

eli



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13 agosto 2008

Ummagumma. Pink Floyd


A cura di Giordi

E' il quarto album dei Pink Floyd e corre l'anno 1969; ormai la stagione psichedelica sta volgendo al termine. Il gruppo stesso è uno di quelli che nel genere ha fatto scuola (basti ascoltare i primi due dischi) e quando ormai sembrava esaurirsi l'ondata psichedelica per lasciare il testimone al rock progressive a gruppi come i Soft Machine, King Crimson, Gentle Giant ecc, i Pink Floyd regalano ancora un ultima perla, dopo la quale possiamo dire non ci sarà mai più niente di simile.
Ummagumma è un disco doppio, composto da una parte registrata dal vivo e l'altra in studio.
La prima parte è costituita da quattro brani, ognuno da ritenersi un vero e proprio capolavoro immortale del rock; brani già presenti sui primi due dischi registrati in studio nel '67 e '68 e stavolta proposti dal vivo con incredibili dilatazioni e improvvisazioni. Se avete voglia di ascoltare un disco rock degno di questo genere Ummagumma Live è quello che ci vuole; le composizioni si sviluppano all'interno di se stesse in modo palpabile e ogni singolo strumento è usato per ciò che è e per essere onorato. E' il rock puro, dove niente è perfetto ma al tempo stesso ogni frase è impeccabile e il suono, cosa stranissima per i Pink Floyd, non è limpidissimo. Tutto questo rende l'impatto con Ummagumma Live molto duro, ogni brano esprime una certa grinta e una insostenibile voglia di esplodere. Suggerirei in merito un attento ascolto di Careful with that axe, Eugene, un pezzo che nasce dal magma più profondo per poi esplodere nel canto di R. Waters. Careful with that axe, Eugene è il brano che Michelangelo Antonioni sceglierà per la scena finale del suo film Zabriskie Point, scena memorabile che rende merito all'aggressività di questa composizione rock incredibile.
Il disco registrato in studio altro non è che un esperimento di elettronica in cui ciascuno dei componenti del gruppo è autore di 1/4 di disco. A Parte The Narrow way non esiste alcuno spunto melodico, quindi possiamo soltanto curiosare su ciò che nel 1969 un gruppo in studio sia capace di fare. A parere di molti queste incisioni sono evidentemente anticipazioni del genere ambient elettronica che verrà un bel po' di tempo più tardi.
Ascoltatelo!

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11 agosto 2008

Ripresa delle Trasmissioni


I soldati sono stati richiamati al fronte.
Interruzione della tregua.

Tutti i soldati sono tenuti a riprendere urgentemente le posizioni e le rispettive funzioni.

Il nemico ha approfittato della disattenzione delle truppe.

Si ricomincia.

Passo. Segue...