5 giugno 2009

Berlusconi: il sultano di Sardegna



Alcune delle foto che nel nostro Paese sono state censurate, finalmente escono su un giornale spagnolo El Pais.
Il Presidente del Consiglio ha mentito ripetutamente su questa vicenda ai cittadini italiani.
Questa cosa che per noi italiani ormai risulta normale costò la carriera politica a Clinton e costringerebbe qualsiasi primo ministro occidentale alle dimissioni.

Berlusconi si difende dicendo che sono scatti innocenti e che tutto ciò fa parte della sua vita privata.
Bene.
Tutti gli italiani hanno ricevuto un libretto (un danno ecologico enorme) in cui veniva raccontata la vita di Silvio Berlusconi, la sua carriera e la sua famiglia perfetta. Le foto in cui il Premier abbracciava moglie e figlio, presentandosi come un modello morale ed etico si frantumano rivedendo a distanza di qualche anno le foto pubblicate su El Pais.
Berlusconi è stato il primo a utilizzare il privato come grimaldello emotivo capace di procurargli fiumi di voti. Oggi cosa è successo?
I festini organizzati con i soldi dei contribuenti sono fatti privati?
Berlusconi è sempre più vittima del sistema da lui sapientemente creato e orchestrato.
Noemi si è rivelata una mina vagante, priva di quella riservatezza che necessitano storie di questo tipo. Come ricorda bocca in un pezzo apparso sull'Espresso, questi atteggiamenti non sono nuovi al potere; tuttavia il potere di cui parla lui era quello degli aristocratici che si ricompattavano dopo la rivoluzione francese (1789).
Allora Berlusconi che pensa e dimostra l'eccesso egoico alla Napoleone non rischia di innescare anche in Italia una rivoluzione?

In Francia nessuno può permettersi le dichiarazioni e i comportamenti del nostro Premier. In Germania nemmeno. In Spagna Aznar per una bugia è stato cacciato a calci.
In Inghilterra il ministro dell'interno si è dimesso per 67 euro.

I giornalisti italiani dove sono? I cittadini indignati sono tutti già all'estero?
Questo è il futuro a cui dobbiamo rassegnarci?


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